L’inizio della fine?

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E’ notizia recente che la FCC (Federal communications Commission), ovvero l’ente che regola le comunicazioni negli Stati Uniti, ha dato un primo ok all’apertura della discussione sul progetto di legge che potrebbe trasformare Internet in un sistema a due velocità. Quella più veloce, ovviamente, a pagamento.

Questo tipo di progetti si pone nel quadro globale di un  attacco alla Neutralità della Rete, che da molti anni ormai è uno dei principali obiettivi dei grandi operatori del settore TLC. Non molto tempo fa, in un mio articolo, ho avuto modo di raccontare come questo tipo di politiche stiano creando problemi di accessibilità anche in Italia (“Il De-peering…”): la pratica del de-peering ha infatti danneggiato soprattutto i NAP  (Neutral Access Point), con conseguenze per l’utente Internet che presto saranno rilevabili in termini generali di caduta della qualità delle connessioni, in particolare ai piccoli ISP nazionali.

L’idea di fornire a pagamento una corsia “preferenziale” ai “big player” di Internet è in effetti una corbelleria da tutti i punti di vista. Gli stessi colossi del settore, come ad esempio Google, sono infatti contrari. Del resto, sarebbe un ritorno clamoroso al passato, con conseguenze incalcolabili sul piano del progresso tecnologico e dello scambio delle informazioni; comporterebbe in estrema sintesi una riduzione di democrazia rispetto l’accessibilità dei dati e delle informazioni.

In termini pratici, immaginate ad esempio di dover pagare un canone aggiuntivo per usare Skype, oppure Google hangout. Tutte le soluzioni voice-over-ip, che tanto hanno contribuito a ridurre i costi delle comunicazioni a distanza, sarebbero messe in crisi da questo tipo di architettura “a due corsie”.

Ancora, oggi potete parlare con l’altro capo del mondo, magari vedervi in video con le diverse soluzioni software disponibili, a costo zero; domani dovrete mettere prima mano al portafoglio.

Le Aziende piccole, come la maggior parte delle Aziende italiane ad esempio, sarebbero poi clamorosamente tagliate fuori da determinati business. Con una conseguenza prevedibile di tariffe maggiorate, in generale, per tutti i consumatori…

Daniele Mazzucchi

Daniele nasce a Roma il 4 maggio 1970, è il Direttore di Produzione; inizia giovanissimo a occuparsi di sistemi di rete e di telematica in generale; fonda Nexus nel 1992, uno dei primi provider internet italiani, e successivamente IstriaOnLine, il primo provider internet in Croazia. Attraverso la sua società, la Nexus, partecipa attivamente alla fondazione della naming authority italiana, che diverrà successivamente il registro italiano internet (ccTLD.it). Nel 1999 lascia le sue attività per dedicarsi come professionista indipendente alla web application, collaborando con molte grandi aziende come BPM, IMI San Paolo, Mercedes-Benz Finanziaria; diventa successivamente, nel 2000, Direttore di Produzione di EFM Engineering, dove progetta in particolare una delle prime piattaforme FAD italiane AICC based. Nel 2003 avvia un nuovo progetto imprenditoriale entrando in ICOA, dove sviluppa il settore internet seguendo in prima persona la web application e il marketing online. Guarda il profilo di Daniele su Linkedin.