Accelerated Mobile Pages Project – come funziona e di cosa si tratta

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Cari lettori, come molti dei nostri Clienti già sapranno, AMP (Accelerated Mobile Pages Project) è un progetto open-source “adottato” da Google, come criterio di efficienza per i siti mobile di nuova generazione che vogliano garantire all’utente finale una esperienza di navigazione altamente efficace e funzionale.

Benché sia un modello pensato soprattutto per la diffusione di contenuti di tipo testuale, come ad esempio i giornali online, l’idea alla base che introduce Google è che se per caricare un link dallo smartphone passa troppo tempo, l’utente si scoraggia e tende a trovare alternative. L’editore del contenuto quindi perde un utente e l’inserzionista una opportunità di conversione del proprio investimento.

Si tratta di un problema noto che ha fatto muovere tutti i grandi protagonisti della rete verso la ricerca di soluzioni più o meno specifiche.

Ma già dall’inizio del mese Google ha iniziato a “premiare” nelle proprie indicizzazioni dei siti mobile l’adozione della tecnologia AMP, con l’obiettivo specifico di migliorare notevolmente le prestazioni del mobile web.

Già in passato Google aveva avvisato gli sviluppatori, sia introducendo apposite funzioni nel proprio pacchetto di strumenti per webmaster (Search Console), che in due diverse comunicazioni invitando gli sviluppatori ad essere fra i primi ad adottare la tecnologia.

La prima, con oggetto “Implementazione delle pagine AMP (Accelerated Mobile Pages)”, in breve recitava:

“Google ritiene che i contenuti del tuo sito potrebbero trarre vantaggio da una migliore esposizione nella Ricerca , grazie all’implementazione di pagine AMP.”

La seconda, con oggetto “Preparazione del sito al lancio delle pagine AMP (Accelerated Mobile Pages)” , recitava invece:

“Google ha determinato che i contenuti del tuo sito potrebbero trarre beneficio da una funzione di prossima introduzione nei risultati della Ricerca Google. Questa funzione è basata sulle pagine AMP (Accelerated Mobile Pages)…”

Ma già molti utenti hanno notato che nei primi posti vengono sempre più spesso messi risultati AMP, con un logo specifico in basso a sinistra 

AMP_SERP_logo

Se volete saperne di più sul tema, ovvero vi interessa una valutazione per convertire in AMP il vostro sito mobile, potete scriverci direttamente all’indirizzo [email protected]

Daniele Mazzucchi

Daniele nasce a Roma il 4 maggio 1970, è il Direttore di Produzione; inizia giovanissimo a occuparsi di sistemi di rete e di telematica in generale; fonda Nexus nel 1992, uno dei primi provider internet italiani, e successivamente IstriaOnLine, il primo provider internet in Croazia. Attraverso la sua società, la Nexus, partecipa attivamente alla fondazione della naming authority italiana, che diverrà successivamente il registro italiano internet (ccTLD.it). Nel 1999 lascia le sue attività per dedicarsi come professionista indipendente alla web application, collaborando con molte grandi aziende come BPM, IMI San Paolo, Mercedes-Benz Finanziaria; diventa successivamente, nel 2000, Direttore di Produzione di EFM Engineering, dove progetta in particolare una delle prime piattaforme FAD italiane AICC based. Nel 2003 avvia un nuovo progetto imprenditoriale entrando in ICOA, dove sviluppa il settore internet seguendo in prima persona la web application e il marketing online. Guarda il profilo di Daniele su Linkedin.