Google Hummingbird: cosa è e cosa fa?

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Sebbene annunciato il 26 settembre, Hummingbird (in italiano Colibrì ) è stato rilasciato e reso operativo ben un mese prima e si dice che abbia influenzato il 90% delle query su Google.

A differenza di Penguin e Panda, Colibrì non è un aggiornamento volto a pulire le SERP di contenuti di bassa qualità, ma ha apportato un cambiamento nel modo in cui Google reagisce ai diversi tipi di ricerche, sembra infatti che l’intento di Google è di individuare  il significato reale dietro una query, piuttosto che la sola somma di parole chiavi.

Tutto questo vuol dire che un paio di cose diventano sempre più importanti, e prima di tutte il contenuto del sito: il contenuto del sito web deve essere profondo e ricco, e non solo promozionale o farcito con parole chiavi.

Ora per avere una migliore idea di come adattare la strategia di marketing digitale, secondo la novità di Google, è necessario capire quali meccanismi  probabilmente usa il motore di ricerca per raggiungere l’obiettivo  e ciò che ognuno di loro significa per un sito che vuole farsi trovare.

Migrare le strategie relative alle keywords  verso un concetto conversazionale?

La prima sfida di Google che deve affrontare oggi è il crescente numero di frasi colloquiali che la gente usa per cercare nel web. Molto probabilmente (e questo è particolarmente vero per gli utenti della ricerca vocale), queste query saranno sempre di più, dovendo quindi soddisfare le ricerche tipo:

“Come …?”

“Dove è il più vicino …?”

“Dove posso avere …? “

ecc

Interpretando queste frasi più lunghe, Google non può più contare su solo le parole chiavi.

Ecco un esempio di come funziona il recente aggiornamento di Google:

comesifannoipanini

Come è evidente, la vecchia logica del seo = keywords  viene meno, infatti il primo risultato restituito non contiere esattamente le keywords cercare, ma restituisce la risposta alla ricerca dell’utente.