Slow Label rossa nella SERP mobile di Google

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Ieri tra gli appassionati di SEO non si parlava d’altro che dell’apparizione di un nuovo test di Google: una slow label rossa nella SERP di ricerca da mobile.

Nei mesi scorsi vi abbiamo parlato dell’introduzione, sempre nella pagina dei risultati di ricerca, di un’altra etichetta, la Mobile Friendly Label, anche in quel caso si parlava di un test, ma in pochi giorni è apparsa su tutte le SERP da mobile.

Facile, quindi, presupporre che a breve noteremo anche tra i nostri risultati di ricerca effettuati tramite smartphone la presenza di questa etichetta rossa accanto ad alcuni siti.

Screenshot della slow label rossa nella SERP da mobile

Cosa indica la Slow Label rossa nella SERP di Google?

Come probabilmente molti di voi avranno intuito, l’etichetta rossa con la scritta slow sarà visibile accanto ai siti che Google ritiene troppo lenti per i suoi standard di navigazione.

Già da tempo Mountain View aveva dichiarato guerra alla lentezza di caricamento dei siti internet, ma fino ad ora si è “limitata” ad agire considerando la velocità di caricamento delle pagine come un fattore importante per il posizionamento.

Ora la questione cambia, con l’introduzione della Slow Label rossa Google vuole dirci che la lentezza di caricamento nel breve termine sarà un motivo di penalizzazione.

Parlare di penalizzazione è molto importante, perché il cambiamento riguarda proprio questo aspetto, il punto di vista con cui il motore di ricerca considera questa caratteristica. Se fino ad oggi la velocità era un aspetto positivo che aiutava l’indicizzazione, ora per Google è diventato un elemento richiesto, quindi se non si rientra in questo standard si viene penalizzati.

Non è un caso, infatti, che la Mobile friendly Label, creata per valorizzare i siti adatti alla navigazione tramite smartphone, sia di un colore grigio neutro, mentre la Slow Label è di un colore rosso accesso, che in tutto il mondo viene interpretato come un segnale di stop.

Come evitare la Slow Label rossa nella SERP?

Dobbiamo considerare la comparsa di questa etichetta in fase di test come un avvertimento, e cogliere l’occasione per premunirci prima che divenga operativa.

Ci sono diversi strumenti per testare la velocità del proprio sito, come Google Page Speed o GTmetrix, si tratta di tool gratuiti che, oltre ad analizzare la velocità e le performance di un sito indicano anche le aree di miglioramento.

Se non volete rischiare che il vostro sito venga etichettato con la slow label rossa nella SERP, non esitate a contattarci, saremo felici di aiutarvi ad evitare questa “lettera scarlatta”.

Daniele Mazzucchi

Daniele nasce a Roma il 4 maggio 1970, è il Direttore di Produzione; inizia giovanissimo a occuparsi di sistemi di rete e di telematica in generale; fonda Nexus nel 1992, uno dei primi provider internet italiani, e successivamente IstriaOnLine, il primo provider internet in Croazia. Attraverso la sua società, la Nexus, partecipa attivamente alla fondazione della naming authority italiana, che diverrà successivamente il registro italiano internet (ccTLD.it). Nel 1999 lascia le sue attività per dedicarsi come professionista indipendente alla web application, collaborando con molte grandi aziende come BPM, IMI San Paolo, Mercedes-Benz Finanziaria; diventa successivamente, nel 2000, Direttore di Produzione di EFM Engineering, dove progetta in particolare una delle prime piattaforme FAD italiane AICC based. Nel 2003 avvia un nuovo progetto imprenditoriale entrando in ICOA, dove sviluppa il settore internet seguendo in prima persona la web application e il marketing online. Guarda il profilo di Daniele su Linkedin.