Chromebook vs iPad. Nelle scuole USA vincono i primi

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Chromebook vs iPad, la battaglia è sempre più accesa: nell’ultimo trimestre, per la prima volta, nelle scuole USA i dispositivi con Chome OS hanno superato di numero il tablet di Apple.

I dati sono stati diffusi da IDC e, per la precisione, tra luglio e settembre 2014 nelle scuole degli Stati Uniti sono stati consegnati 715.000 Chromebook contro 702.000 iPad.

Sono diversi anni che Apple punta molto sul settore scolastico, inizialmente fornendo i Macbook e successivamente gli iPad, senza però mai riuscire a raggiungere i risultati di vendita desiderati.

La svolta, però, è arrivata a settembre, quando i dati diffusi dal Financial Times hanno fatto tremare l’azienda di Cupertino. La sfida, per quanto riguarda il settore scolastico, non è più Microsoft vs Apple, ma Chromebook vs iPad.

In Italia i dispositivi con Chrome OS (Chromebook, Chromebase e Chromebox) sono ancora poco conosciuti e utilizzati, ma stanno cominciando a diffondersi, soprattutto nel settore business delle imprese.

Perché Google sta vincendo la sfida Chromebook vs iPad?

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I vantaggi dei computer con il sistema operativo di Google sono molteplici, il settore del business se ne è già accorto, ma quello scolastico italiano non ancora:

  • Molto economici
  • Altamente performanti
  • Integrazione con le Google Apps
  • Sincronizzazione con gli altri device (tablet, smartphone, ecc.)
  • Uno store dedicato interamente alla formazione (Play for Education)
  • Archiviazione dei file automatica nel cloud
  • Sicurezza garantita

Vedremo come la situazione si evolverà nei prossimi mesi, ma sicuramente questo è un passo molto importante per BigG.

Se siete curiosi riguardo ai Chrome device e state pensando di acquistarne uno, ICOA è un rivenditore autorizzato dei Chromebook.

Daniele Mazzucchi

Daniele nasce a Roma il 4 maggio 1970, è il Direttore di Produzione; inizia giovanissimo a occuparsi di sistemi di rete e di telematica in generale; fonda Nexus nel 1992, uno dei primi provider internet italiani, e successivamente IstriaOnLine, il primo provider internet in Croazia. Attraverso la sua società, la Nexus, partecipa attivamente alla fondazione della naming authority italiana, che diverrà successivamente il registro italiano internet (ccTLD.it). Nel 1999 lascia le sue attività per dedicarsi come professionista indipendente alla web application, collaborando con molte grandi aziende come BPM, IMI San Paolo, Mercedes-Benz Finanziaria; diventa successivamente, nel 2000, Direttore di Produzione di EFM Engineering, dove progetta in particolare una delle prime piattaforme FAD italiane AICC based. Nel 2003 avvia un nuovo progetto imprenditoriale entrando in ICOA, dove sviluppa il settore internet seguendo in prima persona la web application e il marketing online. Guarda il profilo di Daniele su Linkedin.