Segnaliamo come le nuove funzionalità introdotte con questa relase, siano fruibili solamente utilizzando il Web Client, che sembra poter soppiantare in client tradizionale Windows based. La necessità di pensare ad una gestione (se vogliamo) ‘cloud’ delle infrastrutture, utilizzando per l’appunto l’interfaccia Web, ha obbligato VMware a rivedere la grafica del client, favorendo la fruibilità e l’usabilità da parte degli amministratori e ottenendo conseguentemente un miglioramento delle performance.
Sono state aggiunte alcune comode funzionalità base e migliorato l’accesso ai tool di gestione, per esempio il drag-and-drop, il filtro oggetti rispondenti a criteri specifici e i ‘temi recenti’, che permettono appunto un più rapido utilizzo amministrativo. Considerando le novità introdotte ad ogni nuova versione del core, in questo caso specifico, quindi con la versione 5.5, ritengo che almeno un paio di caratteristiche siano curiose, interessanti e forse utili. E’ migliorato decisamente il supporto per i dischi SSD, sempre più presenti nei CED.
Esxi è in grado di sfruttare al massimo l’RMT, posizionando nelle zone segnalate come più affidabili della RAM, il kernel e tutti i componenti critici del sistema. Ottimizzazione davvero molto significativa dei consumi energetici, facendo lavorare il processore a basse frequenze e bassa potenza, tale miglioramento si ottiene sfruttando tecnologie a basso livello, che gestiscono direttamente gli stati di perfomance della CPU.
Tutte le configurazioni massimali sono state raddoppiate:
Con la versione Vsphere 5.5, viene modificato anche l’hardware version, passando dalla 9 alla 10. Novità principali:
L’alta affidabilità presenta nuove funzionalità, non si rende più necessario il riavvio della VM a seguito di un failure di un applicativo, controllo che per giunta veniva fatto utilizzando un tool di terze parti, la versione 5.5 permette di gestire un errore dell’applicazione ospitata nella VM facendo ripartire solamente l’applicazione incriminata. Tali controlli e gestioni vengono espletati dal vFabric Hyperic, quindi senza l’utilizzo di componenti esterni. Inoltre è possibile configurare direttive e procedure, per esempio quante volte riavviare l’applicativo, riavviare in estrema ratio tutta la macchina virtuale, gestire ed attivare alarmi e notifiche mail.
La versione 5.5 gestisce in maniera più intelligente la “Anti affinità”(!), quindi se due VM non devono girare sullo stesso Host fisico, a seguito di un fallimento, questa versione è in grado di gestire la questione direttamente a livello di HA(se possibile fisicamente), senza “rimpallare”la VM, sostanzialmente ottimizzando al meglio il vMotion.
Si pensa davvero in grande! Potremmo gestire ambianti da 100 host e 3000 VM, comprendo praticamente ogni tipo di esigenza.
Altre interessanti novità riguardano i VMDK che, tra l’altro, potranno essere di 62 TB(!).
La versione free del nuovo Hypervisor, non presenta il limite di 32 GB di RAM fisica massima, quindi potete provarlo da subito!
Buon divertimento!
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