Dropbox e servizi Cloud a breve su Chrome OS

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Filnalmente a breve sarà possibile integrare Dropbox e altri servizi cloud diversi da Google Drive sui computer che hanno installato Chrome OS, tutti i possessori di Chromebook, Chromebox e Chromebase possono esultare a questa notizia, attesa da tempo.

Gli sviluppatori di Chrome OS, infatti, hanno lavorato per permettere a servizi di archiviazione cloud come Dropbox e Amazon S3 di integrarsi con il file manager di Chrome OS, che fino ad ora lavorava esclusivamente con Google Drive.

In più di un anno di lavoro, gli sviluppatori di Google hanno reso accessibile un codice di funzionamento e le API necessarie per uno sviluppo veloce di questa funzionalità, che quindi non dovrebbe tardare a divenire disponibile per tutti i possessori di dispositivi basati sul sistema operativo Chrome OS.

Come funzionerà l’integrazione di Dropbox e servizi Cloud su Chrome OS

Screenshot dell'integrazione di Dropbox con Chrome OS

Per il momento, la funzione di integrazione è disponibile solo per gli sviluppatori attraverso i File System Provider API, che permettono di creare vere e proprie estensioni di Chrome che supportano file system virtuali esterni e rendono i loro contenuti disponibili sul proprio dispositivo. Le API divulgate, per ora, sono in sola lettura, ma a breve termine saranno distribuite anche con il supporto per la scrittura.

Purtroppo non è ancora stata fornita una data certa per l’inizio della fase di test utente, quindi tutti i non sviluppatori che vogliono integrare Dropbox e altri sistemi di archiviazione cloud al proprio Chrome OS dovranno attendere ancora un po’.

Daniele Mazzucchi

Daniele nasce a Roma il 4 maggio 1970, è il Direttore di Produzione; inizia giovanissimo a occuparsi di sistemi di rete e di telematica in generale; fonda Nexus nel 1992, uno dei primi provider internet italiani, e successivamente IstriaOnLine, il primo provider internet in Croazia. Attraverso la sua società, la Nexus, partecipa attivamente alla fondazione della naming authority italiana, che diverrà successivamente il registro italiano internet (ccTLD.it). Nel 1999 lascia le sue attività per dedicarsi come professionista indipendente alla web application, collaborando con molte grandi aziende come BPM, IMI San Paolo, Mercedes-Benz Finanziaria; diventa successivamente, nel 2000, Direttore di Produzione di EFM Engineering, dove progetta in particolare una delle prime piattaforme FAD italiane AICC based. Nel 2003 avvia un nuovo progetto imprenditoriale entrando in ICOA, dove sviluppa il settore internet seguendo in prima persona la web application e il marketing online. Guarda il profilo di Daniele su Linkedin.